Magda Donato occupies an important position within the frame of feminine journalism in the first decades of XX century, but she deserves to be rescued from an unjust oblivion. This article studies Donato’s collaboration with one of the most prestigious magazines of the time, España, founded and directed by the philosopher José Ortega y Gasset. Next to the most pre-eminent signatures of the culture of the time, Magda Donato’s articles do not belong to an occasional collaboration; on the contrary, they constitute a column that faces the controversial themes of feminism, women’s emancipation and family law. The journalist distinguishes herself by discoursive strategies which involve the reader and, at the same time, she produces a fragmentation of the point of view thanks to the use of a first person that doesn’t always express her voice and her real ideas: sometimes it represents the prejudices that Donato wants to fight. By this tecnique, the writer pushes the reader (especially women) to think independently and critically about the themes that animated the debate of that time.

Nel panorama del giornalismo femminile dei primi decenni del Ventesimo secolo occupa un posto di rilievo la figura di Magda Donato, scrittrice ancora poco conosciuta che merita di essere riscattata da un ingiusto oblio. Questo lavoro esamina la collaborazione che la giornalista ebbe con una delle riviste culturali più prestigiose del periodo, España, fondata e diretta dal filosofo José Ortega y Gasset. Accanto alle firme più autorevoli della cultura dell’epoca, gli articoli di Magda Donato non si configurano come una collaborazione saltuaria, bensì costituiscono una rubrica che affronta i temi controversi del femminismo, dell’emancipazione della donna e della legislazione sulla famiglia. La giornalista si distingue attraverso strategie discorsive che coinvolgono il lettore e, allo stesso tempo, promuove una frammentazione del punto di vista grazie all’adozione di un io che non sempre coincide con la sua voce e con le sue reali idee, ma che talvolta incarna i pregiudizi che Donato intende combattere . Grazie a questa tecnica la scrittrice spinge il lettore, e in particolare le lettrici, a riflettere in modo autonomo e critico riguardo a temi che animavano il dibattito culturale dell’epoca.

Magda Donato: una pioniera del giornalismo spagnolo

BERNARD, Margherita
2013-01-01

Abstract

Magda Donato occupies an important position within the frame of feminine journalism in the first decades of XX century, but she deserves to be rescued from an unjust oblivion. This article studies Donato’s collaboration with one of the most prestigious magazines of the time, España, founded and directed by the philosopher José Ortega y Gasset. Next to the most pre-eminent signatures of the culture of the time, Magda Donato’s articles do not belong to an occasional collaboration; on the contrary, they constitute a column that faces the controversial themes of feminism, women’s emancipation and family law. The journalist distinguishes herself by discoursive strategies which involve the reader and, at the same time, she produces a fragmentation of the point of view thanks to the use of a first person that doesn’t always express her voice and her real ideas: sometimes it represents the prejudices that Donato wants to fight. By this tecnique, the writer pushes the reader (especially women) to think independently and critically about the themes that animated the debate of that time.
essay - saggio
2013
Nel panorama del giornalismo femminile dei primi decenni del Ventesimo secolo occupa un posto di rilievo la figura di Magda Donato, scrittrice ancora poco conosciuta che merita di essere riscattata da un ingiusto oblio. Questo lavoro esamina la collaborazione che la giornalista ebbe con una delle riviste culturali più prestigiose del periodo, España, fondata e diretta dal filosofo José Ortega y Gasset. Accanto alle firme più autorevoli della cultura dell’epoca, gli articoli di Magda Donato non si configurano come una collaborazione saltuaria, bensì costituiscono una rubrica che affronta i temi controversi del femminismo, dell’emancipazione della donna e della legislazione sulla famiglia. La giornalista si distingue attraverso strategie discorsive che coinvolgono il lettore e, allo stesso tempo, promuove una frammentazione del punto di vista grazie all’adozione di un io che non sempre coincide con la sua voce e con le sue reali idee, ma che talvolta incarna i pregiudizi che Donato intende combattere . Grazie a questa tecnica la scrittrice spinge il lettore, e in particolare le lettrici, a riflettere in modo autonomo e critico riguardo a temi che animavano il dibattito culturale dell’epoca.
Bernard, Margherita
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