Il presupposto di questo lavoro è costituito dal fatto che all’interno delle Città metropolitane, costruite ai sensi della L. 56/2014 sui confini delle province capoluogo di regione, e dunque non coincidenti con i fenomeni metropolitani, esistono divari verticali, tra comuni appartenenti alle diverse classi di popolazioni, divari orizzontali, tra comuni che appartengono alla stessa classe di popolazione e divari (diseguaglianze) territoriali, tra comuni appartenenti a diverse aree territoriali all’interno dei confini delle Città metropolitane. I divari verticali rilevano questioni poste dalla diversa ampiezza demografica dei comuni, con le relative specificità di assetto organizzativo e di adempimento al dettato normativo di ri- assetto delle funzioni fondamentali (Gestione Associata Obbligatoria). I divari orizzontali mettono in luce le differenti condizioni dei comuni di stessa taglia demografica in ragione della diversa collocazione territoriale; tale analisi si arricchisce nella lettura dei divari territoriali, che assume quale base di riferimento il rapporto di studio sulle “aree interne” (DPS_Ministero dello Sviluppo Economico), mappa di caratterizzazione dei livelli di dotazione di servizi e profilo di accessibilità agli stessi, messo in rapporto con la “densità relazionale” proposta dai sistemi locali del lavoro (SLL). Elementi di riflessione critica ulteriore emergono dalla sovrapposizione sullo sfondo Aree interne-SLL delle geografie derivate da parametri economici (reddito IRPEF 2012) e dalle variazioni demografiche (1971-2011).
(2014). Città metropolitane: divari verticali, orizzontali e territoriali. Evidenze e implicazioni [conference presentation - intervento a convegno]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/31010
Città metropolitane: divari verticali, orizzontali e territoriali. Evidenze e implicazioni
ADOBATI, Fulvio;PAVESI, Filippo Carlo;FERRI, Vittorio
2014-01-01
Abstract
Il presupposto di questo lavoro è costituito dal fatto che all’interno delle Città metropolitane, costruite ai sensi della L. 56/2014 sui confini delle province capoluogo di regione, e dunque non coincidenti con i fenomeni metropolitani, esistono divari verticali, tra comuni appartenenti alle diverse classi di popolazioni, divari orizzontali, tra comuni che appartengono alla stessa classe di popolazione e divari (diseguaglianze) territoriali, tra comuni appartenenti a diverse aree territoriali all’interno dei confini delle Città metropolitane. I divari verticali rilevano questioni poste dalla diversa ampiezza demografica dei comuni, con le relative specificità di assetto organizzativo e di adempimento al dettato normativo di ri- assetto delle funzioni fondamentali (Gestione Associata Obbligatoria). I divari orizzontali mettono in luce le differenti condizioni dei comuni di stessa taglia demografica in ragione della diversa collocazione territoriale; tale analisi si arricchisce nella lettura dei divari territoriali, che assume quale base di riferimento il rapporto di studio sulle “aree interne” (DPS_Ministero dello Sviluppo Economico), mappa di caratterizzazione dei livelli di dotazione di servizi e profilo di accessibilità agli stessi, messo in rapporto con la “densità relazionale” proposta dai sistemi locali del lavoro (SLL). Elementi di riflessione critica ulteriore emergono dalla sovrapposizione sullo sfondo Aree interne-SLL delle geografie derivate da parametri economici (reddito IRPEF 2012) e dalle variazioni demografiche (1971-2011).File | Dimensione del file | Formato | |
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