In the 1946–47 school year, Alberto Manzi taught at the Aristide Gabelli juvenile prison in Rome. Within the context of postwar social marginalization, Manzi developed path-ways to redemption for so-called 'difficult' youths, offering them opportunities to per-ceive themselves as active and thinking subjects through an educational approach centered on relationships and the use of alternative forms of expression—such as sto-rytelling, collective writing, and outdoor education. The article seeks to illustrate the extent to which this educational experience contributed to shaping his conception of pedagogy as a means of liberation, while also critically challenging the juvenile correc-tional system and fostering increased awareness of education as a vehicle for eman-cipation, even within the penal context.

Alberto Manzi nell’anno scolastico 1946-47 insegna presso il carcere minorile Aristide Gabelli di Roma. In un contesto di emarginazione sociale come il carcere del primo do-poguerra, Manzi costruisce percorsi di riscatto per ‘ragazzi difficili’, offrendo occasioni per riconoscersi soggetti attivi e pensanti attraverso un metodo educativo e didattico centrato sulla relazione e sull’uso di linguaggi alternativi (storytelling, scrittura collet-tiva, outdoor education). L’articolo vuole mostrare quanto questa esperienza didattica abbia inciso sullo sviluppo della sua idea di pedagogia come strumento di libertà, ma anche quanto abbia messo in discussione il sistema delle istituzioni correttive minorili e abbia promosso una maggiore sensibilità verso l’educazione come strumento per l’emancipazione, anche in ambito penale.

(2025). La stazione di Redenzione ha i cancelli aperti.Alberto Manzi maestro-educatore in carcere [journal article - articolo]. In CQIA RIVISTA. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/314265

La stazione di Redenzione ha i cancelli aperti. Alberto Manzi maestro-educatore in carcere

Crotti, Monica
2025-12-01

Abstract

In the 1946–47 school year, Alberto Manzi taught at the Aristide Gabelli juvenile prison in Rome. Within the context of postwar social marginalization, Manzi developed path-ways to redemption for so-called 'difficult' youths, offering them opportunities to per-ceive themselves as active and thinking subjects through an educational approach centered on relationships and the use of alternative forms of expression—such as sto-rytelling, collective writing, and outdoor education. The article seeks to illustrate the extent to which this educational experience contributed to shaping his conception of pedagogy as a means of liberation, while also critically challenging the juvenile correc-tional system and fostering increased awareness of education as a vehicle for eman-cipation, even within the penal context.
monica.crotti@unibg.it
articolo
dic-2025
Italiano
online
XV
47
92
113
esperti anonimi
Settore PAED-01/A - Pedagogia generale e sociale
ALBERTO MANZI; IMPEGNO SOCIALE; ALFABETIZZAZIONE; PENSIERO CRITICO; DE-VIANZA E RIEDUCAZIONE
ALBERTO MANZI; SOCIAL COMMITMENT; LITERACY; CRITICAL THINKING; DEVIANCE AND RE-EDUCATION
Alberto Manzi nell’anno scolastico 1946-47 insegna presso il carcere minorile Aristide Gabelli di Roma. In un contesto di emarginazione sociale come il carcere del primo do-poguerra, Manzi costruisce percorsi di riscatto per ‘ragazzi difficili’, offrendo occasioni per riconoscersi soggetti attivi e pensanti attraverso un metodo educativo e didattico centrato sulla relazione e sull’uso di linguaggi alternativi (storytelling, scrittura collet-tiva, outdoor education). L’articolo vuole mostrare quanto questa esperienza didattica abbia inciso sullo sviluppo della sua idea di pedagogia come strumento di libertà, ma anche quanto abbia messo in discussione il sistema delle istituzioni correttive minorili e abbia promosso una maggiore sensibilità verso l’educazione come strumento per l’emancipazione, anche in ambito penale.
Crotti, Monica
info:eu-repo/semantics/article
none
(2025). La stazione di Redenzione ha i cancelli aperti.Alberto Manzi maestro-educatore in carcere [journal article - articolo]. In CQIA RIVISTA. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/314265
Non definito
1
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262
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