L’obiettivo di questo articolo è quello di tentare una definizione dei fenomeni del pigmalionismo e dell’effetto Pigmalione attraverso il confronto di alcune versioni del mito, e in particolare di quelle ‘superiori’, vale a dire quelle di Ovidio e di Rousseau, e delle interpretazioni avanzate da alcuni critici, come Maurizio Bettini, Gianpiero Rosati, Emilio Pianezzola, Charles Segal e Piero Bernardini Marzolla. Data la propria selettività, questa ricognizione non ha alcuna pretesa di esaustività documentaria: non si intende quindi fornire un repertorio completo delle successive variazioni, ma compiere un’analisi strutturale del mito considerandone le diverse declinazioni in una prospettiva sincronica. Una volta mostrato che, da un certo momento in avanti, l’artista che seppe commuovere gli dèi olimpici e vide esaudito da loro il proprio desiderio d’amore diventa suo malgrado protagonista di vicende comiche, nelle quali sarà l’oggetto principale delle beffe, si passerà a un punto di vista diacronico per mostrare che il Pygmalion di George Bernard Shaw rappresenta nella maniera più caratteristica e problematica il passaggio dal mito all’anti-mito.
Pigmalione: le forme e la struttura di un mito di sublimazione
DELVECCHIO, Darwine
2013-01-01
Abstract
L’obiettivo di questo articolo è quello di tentare una definizione dei fenomeni del pigmalionismo e dell’effetto Pigmalione attraverso il confronto di alcune versioni del mito, e in particolare di quelle ‘superiori’, vale a dire quelle di Ovidio e di Rousseau, e delle interpretazioni avanzate da alcuni critici, come Maurizio Bettini, Gianpiero Rosati, Emilio Pianezzola, Charles Segal e Piero Bernardini Marzolla. Data la propria selettività, questa ricognizione non ha alcuna pretesa di esaustività documentaria: non si intende quindi fornire un repertorio completo delle successive variazioni, ma compiere un’analisi strutturale del mito considerandone le diverse declinazioni in una prospettiva sincronica. Una volta mostrato che, da un certo momento in avanti, l’artista che seppe commuovere gli dèi olimpici e vide esaudito da loro il proprio desiderio d’amore diventa suo malgrado protagonista di vicende comiche, nelle quali sarà l’oggetto principale delle beffe, si passerà a un punto di vista diacronico per mostrare che il Pygmalion di George Bernard Shaw rappresenta nella maniera più caratteristica e problematica il passaggio dal mito all’anti-mito.File | Dimensione del file | Formato | |
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