Le prime due tornate dell’Abilitazione Scientifica Nazionale hanno dato luogo a un contenzioso di vaste proporzioni. Tale contenzioso deriva soprattutto dalla debolezza dell’impianto normativo che si è voluto adottare. Fra l’altro, l’uso di dati quantitativi per limitare la discrezionalità dei commissari e favorire un reclutamento di elevata qualità si è rivelato alla prova dei fatti un vaso di pandora. Così, si è finito per consegnare al giudice il compito di ridisegnare e sistematizzare scopi e finalità delle procedure di abilitazione, secondo un disegno che pare valorizzare gli automatismi e comprimere l’apporto delle commissioni.
L’abilitazione scientifica nazionale: un edificio fragile, alla prova del giudice
BANFI, Antonio Mario
2015-01-01
Abstract
Le prime due tornate dell’Abilitazione Scientifica Nazionale hanno dato luogo a un contenzioso di vaste proporzioni. Tale contenzioso deriva soprattutto dalla debolezza dell’impianto normativo che si è voluto adottare. Fra l’altro, l’uso di dati quantitativi per limitare la discrezionalità dei commissari e favorire un reclutamento di elevata qualità si è rivelato alla prova dei fatti un vaso di pandora. Così, si è finito per consegnare al giudice il compito di ridisegnare e sistematizzare scopi e finalità delle procedure di abilitazione, secondo un disegno che pare valorizzare gli automatismi e comprimere l’apporto delle commissioni.File | Dimensione del file | Formato | |
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