Lo studio ha permesso di evidenziare due aspetti relativi agli interventi a supporto dell'internazionalizzazione attivati da Regione Lombardia: Il primo è che sul fronte dell'erogazione dei servizi reali per l'internazionalizzazione (SRI), l'organizzazione territoriale dei soggetti deputati a offrire servizi alle imprese rappresenta, allo stato attuale, un modello nel panorama italiano. Il secondo riguarda l'eterogeneità della domanda di SRI, dovuta alla varietà dei processi di internazionalizzazione attivati dalle imprese, che richiedono risposte puntuali e individuali. Da questo punto di vista l'analisi dei fabbisogni formativi delle imprese che operano sui mercati esteri è paradigmatica. In tal senso, l'obiettivo delle policy dovrebbe essere innazitutto la creazione di una sufficientemente ampia offerta di attività formative a supporto del processo di internazionalizzazione delle imprese, così da svolgere un ruolo di acceleratore dello sviluppo internazionale. Le policy devono trovare la propria genesi negli indirizzi attualmente seguiti dalle imprese e nei fabbisogni formativi che non trovano soddisfazione. L'obiettivo deve essere quindi lo sviluppo di interventi volti a favorire il superamento di fenomeni di asimmetria informativa del mercato, che rendono gli enti di formazione miopi rispetto alle esigenze sottolineate dalle imprese.
(2007). Conclusioni [in "Per un futuro nei mercati globali: sviluppo del capitale umano e internazionalizzazione delle imprese lombarde"] . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/52741
Conclusioni [in "Per un futuro nei mercati globali: sviluppo del capitale umano e internazionalizzazione delle imprese lombarde"]
Brugnoli, Alberto;
2007-01-01
Abstract
Lo studio ha permesso di evidenziare due aspetti relativi agli interventi a supporto dell'internazionalizzazione attivati da Regione Lombardia: Il primo è che sul fronte dell'erogazione dei servizi reali per l'internazionalizzazione (SRI), l'organizzazione territoriale dei soggetti deputati a offrire servizi alle imprese rappresenta, allo stato attuale, un modello nel panorama italiano. Il secondo riguarda l'eterogeneità della domanda di SRI, dovuta alla varietà dei processi di internazionalizzazione attivati dalle imprese, che richiedono risposte puntuali e individuali. Da questo punto di vista l'analisi dei fabbisogni formativi delle imprese che operano sui mercati esteri è paradigmatica. In tal senso, l'obiettivo delle policy dovrebbe essere innazitutto la creazione di una sufficientemente ampia offerta di attività formative a supporto del processo di internazionalizzazione delle imprese, così da svolgere un ruolo di acceleratore dello sviluppo internazionale. Le policy devono trovare la propria genesi negli indirizzi attualmente seguiti dalle imprese e nei fabbisogni formativi che non trovano soddisfazione. L'obiettivo deve essere quindi lo sviluppo di interventi volti a favorire il superamento di fenomeni di asimmetria informativa del mercato, che rendono gli enti di formazione miopi rispetto alle esigenze sottolineate dalle imprese.Pubblicazioni consigliate
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