"Voi stampate solo la più turpe immondizia, quindi non spero, ma neppure lontanamente ci provo, di venire a patti col vostro sistema, e mi stampo da me". Questa, in sintesi, la filosofia editoriale che ha ispirato per oltre trent'anni, in quel lasso di tempo tra la morte di Stalin e la perestrojka, pubblicisti, scrittori e poeti ma anche filosofi, teologi, ideologi politici avversi al sistema sovietico. Come descrive efficacemente Mario Caramitti nel suo Letteratura russa contemporanea. La scrittura come resistenza l'universo del samizdat è "magicamente unico, pioneristico, fitto di contenuti estetici come una foresta[...] in cui la creazione letteraria, regredendo a dinamiche in qualche modo atemporali, trova nella clandestinità fervore ed energie inimmaginabili per il mondo moderno". A distanza di più di vent'anni dalla cosiddetta apertura al mondo occidentale, cosa è rimasto di queste energie irrefrenabili? Il mercato canonico avrebbe dovuto, a rigor di logica, riconquistare totalmente lo spazio prima compensato da una comunità letteraria necessariamente autoreferenziale, ma non per questo (o, forse, proprio grazie a questo) priva di vivace creatività. Questo se non esistesse la Rete: Internet rappresenta, infatti, l'ultima frontiera della "grafomania", l'universo in continua espansione all'interno del quale, ogni giorno si formano nuove galassie di ipertesti letterari che, intrecciandosi tra loro, modellano la cosiddetta “Seteratura” (“Letteratura della rete”). A partire dalla seconda metà degli anni '90, agli albori della democratizzazione del Web, il sistema è risultato particolarmente gradito a diversi autori russi, per così dire, <<fuori circuito>>. Nel nostro intervento, passeremo in rassegna gli esempi più significativi di questo orientamento autoriale ed editoriale per cercare di definirne i caratteri sostanziali e le ripercussioni sul piano culturale della Russia contemporanea.

(2011). La "Seteratura": evoluzione naturale della pratica del samizdat? [conference presentation (unpublished) - intervento a convegno (paper non pubblicato)]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/56720

La "Seteratura": evoluzione naturale della pratica del samizdat?

VISINONI, Alessandra Elisa
2011-11-23

Abstract

"Voi stampate solo la più turpe immondizia, quindi non spero, ma neppure lontanamente ci provo, di venire a patti col vostro sistema, e mi stampo da me". Questa, in sintesi, la filosofia editoriale che ha ispirato per oltre trent'anni, in quel lasso di tempo tra la morte di Stalin e la perestrojka, pubblicisti, scrittori e poeti ma anche filosofi, teologi, ideologi politici avversi al sistema sovietico. Come descrive efficacemente Mario Caramitti nel suo Letteratura russa contemporanea. La scrittura come resistenza l'universo del samizdat è "magicamente unico, pioneristico, fitto di contenuti estetici come una foresta[...] in cui la creazione letteraria, regredendo a dinamiche in qualche modo atemporali, trova nella clandestinità fervore ed energie inimmaginabili per il mondo moderno". A distanza di più di vent'anni dalla cosiddetta apertura al mondo occidentale, cosa è rimasto di queste energie irrefrenabili? Il mercato canonico avrebbe dovuto, a rigor di logica, riconquistare totalmente lo spazio prima compensato da una comunità letteraria necessariamente autoreferenziale, ma non per questo (o, forse, proprio grazie a questo) priva di vivace creatività. Questo se non esistesse la Rete: Internet rappresenta, infatti, l'ultima frontiera della "grafomania", l'universo in continua espansione all'interno del quale, ogni giorno si formano nuove galassie di ipertesti letterari che, intrecciandosi tra loro, modellano la cosiddetta “Seteratura” (“Letteratura della rete”). A partire dalla seconda metà degli anni '90, agli albori della democratizzazione del Web, il sistema è risultato particolarmente gradito a diversi autori russi, per così dire, <>. Nel nostro intervento, passeremo in rassegna gli esempi più significativi di questo orientamento autoriale ed editoriale per cercare di definirne i caratteri sostanziali e le ripercussioni sul piano culturale della Russia contemporanea.
intervento a convegno (paper non pubblicato)
23-nov-2011
Visinoni, Alessandra Elisa
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