Gli “itinerari di rigenerazione urbana”, insieme riconoscimento e tensione progettuale, muovono dalla lettura del complesso di S. Agostino quale organismo architettonico e quale luogo di eccellenza nel corpo della città. Insieme complesso raccolto e snodo di relazione tra Città Alta, borgo e centro della città sul piano. L’attuale condizione storica ci ripresenta un quadro di ripensamento di un’idea di città entro un orizzonte globale, anche in ragione di una nuova collocazione di Bergamo nel quadro nazionale, europeo e mondiale, sia in termini di profili di accessibilità e scala delle relazioni, sia per gli elementi di forza che una città media (o medio-piccola), con il tessuto socio-economico-culturale di Bergamo, possiede. Piace qui sottolineare come il complesso di S. Agostino, eccellenza nel patrimonio diffuso di organi- smi architettonici storici, nella sua evoluzione rappresenti - e abbia potenzialità ulteriori per rappresentare - una sintesi feconda del rapporto consapevole e responsabile tra la città, il suo patrimonio culturale e le funzioni civili più nobili. Emblematica in questo senso la funzione “aperta” di Aula magna/Spazio conve- gni cittadino, attribuita recentemente proprio alla ex chiesa di S. Agostino in fase di restituzione alla città dopo i restauri. Questo luogo - dal quale muove questa riflessione e il volume che la contiene - oggi percorso dalla vita universitaria, può rappresentare sempre più una cerniera ricca e plurale: in senso spaziale tra città murata e borgo-città sul piano, in senso ambientale per morfologia del sito e ruolo di nodo della rete ecologica locale, in senso paesaggistico per il ruolo di connessione visiva tra Colle e Piano; ma anche cerniera di relazione tra le componenti vive della città: la popolazione universitaria, il pubblico degli eventi, i turisti sempre più rivolti a una fruizione lenta (che qui trova ampie ragioni di lenta fruizione), i cittadini tutti.

(2015). Recupero dell’organismo architettonico e itinerari di rigenerazione urbana [conference presentation - intervento a convegno]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/57805

Recupero dell’organismo architettonico e itinerari di rigenerazione urbana

ADOBATI, Fulvio
2015-01-01

Abstract

Gli “itinerari di rigenerazione urbana”, insieme riconoscimento e tensione progettuale, muovono dalla lettura del complesso di S. Agostino quale organismo architettonico e quale luogo di eccellenza nel corpo della città. Insieme complesso raccolto e snodo di relazione tra Città Alta, borgo e centro della città sul piano. L’attuale condizione storica ci ripresenta un quadro di ripensamento di un’idea di città entro un orizzonte globale, anche in ragione di una nuova collocazione di Bergamo nel quadro nazionale, europeo e mondiale, sia in termini di profili di accessibilità e scala delle relazioni, sia per gli elementi di forza che una città media (o medio-piccola), con il tessuto socio-economico-culturale di Bergamo, possiede. Piace qui sottolineare come il complesso di S. Agostino, eccellenza nel patrimonio diffuso di organi- smi architettonici storici, nella sua evoluzione rappresenti - e abbia potenzialità ulteriori per rappresentare - una sintesi feconda del rapporto consapevole e responsabile tra la città, il suo patrimonio culturale e le funzioni civili più nobili. Emblematica in questo senso la funzione “aperta” di Aula magna/Spazio conve- gni cittadino, attribuita recentemente proprio alla ex chiesa di S. Agostino in fase di restituzione alla città dopo i restauri. Questo luogo - dal quale muove questa riflessione e il volume che la contiene - oggi percorso dalla vita universitaria, può rappresentare sempre più una cerniera ricca e plurale: in senso spaziale tra città murata e borgo-città sul piano, in senso ambientale per morfologia del sito e ruolo di nodo della rete ecologica locale, in senso paesaggistico per il ruolo di connessione visiva tra Colle e Piano; ma anche cerniera di relazione tra le componenti vive della città: la popolazione universitaria, il pubblico degli eventi, i turisti sempre più rivolti a una fruizione lenta (che qui trova ampie ragioni di lenta fruizione), i cittadini tutti.
2015
Adobati, Fulvio
File allegato/i alla scheda:
File Dimensione del file Formato  
Pagine da CST_Quaderno 27_Casermette_Adobati.pdf

Solo gestori di archivio

Versione: publisher's version - versione editoriale
Licenza: Licenza default Aisberg
Dimensione del file 1.24 MB
Formato Adobe PDF
1.24 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10446/57805
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact