Questo testo si concentra sulla relazione tra immagine e scrittura a partire dall’analisi di The Body Artist (2001) di Don DeLillo. Rispetto ad un uso delle immagini che esalta in particolare il loro valore mass-mediale come accadeva nei libri precedenti, a partire da quest’opera DeLillo sembra indagare le possibilità della scrittura di espandere e approfondire l’immagine anche in termini estetici, agendo sullo spazio-tempo della narrazione. In The Body Artist la scrittura diventa così un modo straniante di abitare le immagini attraverso un’azione diretta sulla descrizione minuziosa del tempo e del corpo. In una simile prospettiva DeLillo presenta una strategia narrativa che intercetta i modi in cui l’arte, e in particolare la video-arte di Bill Viola, è in grado di intervenire sulle categorie temporali al fine di presentare una diversa funzione dell’immagine. Il confronto tra il lavoro di DeLillo e quello di Viola mette in luce la capacità della parola di avvicinarsi ad altre forme espressive nell’esplorazione delle sue più radicali possibilità.
(2015). Abitare il tempo, abitare il corpo. Una lettura di The Body Artist di Don DeLillo [journal article - articolo]. In ELEPHANT & CASTLE. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/57904
Abitare il tempo, abitare il corpo. Una lettura di The Body Artist di Don DeLillo
PITOZZI, ANDREA
2015-01-01
Abstract
Questo testo si concentra sulla relazione tra immagine e scrittura a partire dall’analisi di The Body Artist (2001) di Don DeLillo. Rispetto ad un uso delle immagini che esalta in particolare il loro valore mass-mediale come accadeva nei libri precedenti, a partire da quest’opera DeLillo sembra indagare le possibilità della scrittura di espandere e approfondire l’immagine anche in termini estetici, agendo sullo spazio-tempo della narrazione. In The Body Artist la scrittura diventa così un modo straniante di abitare le immagini attraverso un’azione diretta sulla descrizione minuziosa del tempo e del corpo. In una simile prospettiva DeLillo presenta una strategia narrativa che intercetta i modi in cui l’arte, e in particolare la video-arte di Bill Viola, è in grado di intervenire sulle categorie temporali al fine di presentare una diversa funzione dell’immagine. Il confronto tra il lavoro di DeLillo e quello di Viola mette in luce la capacità della parola di avvicinarsi ad altre forme espressive nell’esplorazione delle sue più radicali possibilità.File | Dimensione del file | Formato | |
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