Il contributo ha ad oggetto la partecipazione dei privati nel governo della gestione delle acque, tema che si intreccia con la relativa tutela, focalizzando l’attenzione sulla Direttiva 2000/60/Ce, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, il cui articolo 14, significativamente rubricato “Informazione e consultazione pubblica”, prevede la partecipazione all’elaborazione, al riesame e all’aggiornamento dei piani di gestione dei bacini idrografici. Poiché la “democrazia dell’acqua” è un capitolo della democrazia ambientale, l'argomento viene peraltro collocato nell’ambito degli orientamenti a favore della partecipazione ambientale promossi a livello internazionale, con specifico riferimento alla Convenzione di Aarhus (1998), recepita dall’Italia con l. 16 marzo 2001, n. 108. Lo scritto dapprima contestualizza la partecipazione nell’ambito dell’“integrated water resource management” (IWRM), cui è improntata la gestione delle acque ai sensi della Direttiva, per capirne la filosofia di fondo. Quindi, ne analizza funzioni, soggetti e modalità. Lo studio prosegue con l’esame dell’attuazione delle previsioni in materia di partecipazione della Direttiva nel d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, c.d. Codice dell’ambiente. Si analizzano inoltre esperienze partecipative avanzate quale quella dei contratti di fiume, che pure non sono normati nel d.lgs. 152/2006. Infine, si formulano alcune valutazioni sull’efficacia degli strumenti partecipativi adottati in Italia. L’effettività della partecipazione, d’altra parte, è un principio guida della Convenzione di Aarhus.
La partecipazione dei privati al governo della gestione delle acque: riflessioni sull'attuazione della direttiva quadro 2000/60/CE
MOLASCHI, Viviana
2015-01-01
Abstract
Il contributo ha ad oggetto la partecipazione dei privati nel governo della gestione delle acque, tema che si intreccia con la relativa tutela, focalizzando l’attenzione sulla Direttiva 2000/60/Ce, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, il cui articolo 14, significativamente rubricato “Informazione e consultazione pubblica”, prevede la partecipazione all’elaborazione, al riesame e all’aggiornamento dei piani di gestione dei bacini idrografici. Poiché la “democrazia dell’acqua” è un capitolo della democrazia ambientale, l'argomento viene peraltro collocato nell’ambito degli orientamenti a favore della partecipazione ambientale promossi a livello internazionale, con specifico riferimento alla Convenzione di Aarhus (1998), recepita dall’Italia con l. 16 marzo 2001, n. 108. Lo scritto dapprima contestualizza la partecipazione nell’ambito dell’“integrated water resource management” (IWRM), cui è improntata la gestione delle acque ai sensi della Direttiva, per capirne la filosofia di fondo. Quindi, ne analizza funzioni, soggetti e modalità. Lo studio prosegue con l’esame dell’attuazione delle previsioni in materia di partecipazione della Direttiva nel d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, c.d. Codice dell’ambiente. Si analizzano inoltre esperienze partecipative avanzate quale quella dei contratti di fiume, che pure non sono normati nel d.lgs. 152/2006. Infine, si formulano alcune valutazioni sull’efficacia degli strumenti partecipativi adottati in Italia. L’effettività della partecipazione, d’altra parte, è un principio guida della Convenzione di Aarhus.File | Dimensione del file | Formato | |
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