Dove trova lo Stato, la comunità politica, il suo fondamento spirituale e la comunanza che le è necessaria, se a tal fine non può essere presa in considerazione la religione in quanto sprovvista del carattere di obbligatorietà universale?. Nell’Ottocento si credette di trovare tale vincolo spirituale unificante nella nazione. Ma la coscienza nazionale è un fenomeno politico: essa nasce attraverso una riflessione su di sé finalizzata alla fondazione di pretese di libertà e indipendenza politica e alla distinzione da un elemento straniero . La nazione come pensiero quindi non porta con sé e non forma alcuna idea-guida per le posizioni umane di fondo, per la responsabilità etico-morale e per un ethos del comportamento interumano. Ciò è invece proprio della religione, anche se tale proprietà non è esclusiva di essa. In tal senso rispetto alla comunità politica la religione ha una funzione integrativo-legittimante relativamente alla trasmissione del consenso sui valori capace di contrastare gli interessi e le tendenze centrifughe prodotte dal pluralismo.
(2010). Ernst-Wolfgang Boeckenfoerde e la questione della società post-secolare . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/89258
Ernst-Wolfgang Boeckenfoerde e la questione della società post-secolare
MALETTA, Santino Raffaele
2010-01-01
Abstract
Dove trova lo Stato, la comunità politica, il suo fondamento spirituale e la comunanza che le è necessaria, se a tal fine non può essere presa in considerazione la religione in quanto sprovvista del carattere di obbligatorietà universale?. Nell’Ottocento si credette di trovare tale vincolo spirituale unificante nella nazione. Ma la coscienza nazionale è un fenomeno politico: essa nasce attraverso una riflessione su di sé finalizzata alla fondazione di pretese di libertà e indipendenza politica e alla distinzione da un elemento straniero . La nazione come pensiero quindi non porta con sé e non forma alcuna idea-guida per le posizioni umane di fondo, per la responsabilità etico-morale e per un ethos del comportamento interumano. Ciò è invece proprio della religione, anche se tale proprietà non è esclusiva di essa. In tal senso rispetto alla comunità politica la religione ha una funzione integrativo-legittimante relativamente alla trasmissione del consenso sui valori capace di contrastare gli interessi e le tendenze centrifughe prodotte dal pluralismo.File | Dimensione del file | Formato | |
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