L’imprecisione nell’uso linguistico risponde a diverse tipologie caratterizzate da gradi diversi di intenzionalità. Diverse sono anche le strutture linguistiche coinvolte: da avverbi a veri e propri enunciati. Si tratta di una strategia pragmatica che, come tale, tutte le lingue sono in grado di mettere in atto in modo autonomo. Tuttavia anche osservare una singola espressione e i suoi valori nella diacronia lunga (con ciò intendendo anche la trasformazione della lingua originaria in nuove lingue) può rappresentare un punto di interesse. Questo lavoro illustra le funzioni pragmatiche associate all'espressione latina ut ita dicam, generalmente usata con funzione di tipo attenuativo per diminuire il committment (impegno/responsabilità) del parlante nei confronti di un lessema che, benché usato, viene sentito come improprio o non adeguato, e la cui portata semantica e pragmatica necessita dunque, agli occhi di chi scrive, di essere mitigata. In latino, ut ita dicam è un segnale funzionale che pone in focus neologismi, lessemi usati in senso figurato, prestiti e calchi, segnalando un grado elevato di intenzionalità del parlante/scrivente che si sviluppa in particolare attraverso processi di attenuazione e approssimazione spesso con qualche funzione di cortesia verso l’interlocutore. Un interessante terreno di ricerca per descrivere le funzioni e lo sviluppo di questa espressione è costituito dalle traduzioni di testi latini scelti in diverse lingue romanze. In questo studio, partendo dalla definizione di queste espressioni come segnali funzionali, sono illustrati sia possibili strategie di mitigazione e attenuazione alternativamente impiegate in queste lingue sia interessanti casi ove ut ita dicam è omesso nella traduzione per arrivare a riflettere sull’importanza della componente pragmatica nel processo interpretativo.
(2017). Da ut ita dicam a per così dire, por así decirlo, pour ainsi dire. Segnali funzionali al servizio dell'imprecisione in diacronia . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/93887
Da ut ita dicam a per così dire, por así decirlo, pour ainsi dire. Segnali funzionali al servizio dell'imprecisione in diacronia
MOLINELLI, Piera
2017-01-01
Abstract
L’imprecisione nell’uso linguistico risponde a diverse tipologie caratterizzate da gradi diversi di intenzionalità. Diverse sono anche le strutture linguistiche coinvolte: da avverbi a veri e propri enunciati. Si tratta di una strategia pragmatica che, come tale, tutte le lingue sono in grado di mettere in atto in modo autonomo. Tuttavia anche osservare una singola espressione e i suoi valori nella diacronia lunga (con ciò intendendo anche la trasformazione della lingua originaria in nuove lingue) può rappresentare un punto di interesse. Questo lavoro illustra le funzioni pragmatiche associate all'espressione latina ut ita dicam, generalmente usata con funzione di tipo attenuativo per diminuire il committment (impegno/responsabilità) del parlante nei confronti di un lessema che, benché usato, viene sentito come improprio o non adeguato, e la cui portata semantica e pragmatica necessita dunque, agli occhi di chi scrive, di essere mitigata. In latino, ut ita dicam è un segnale funzionale che pone in focus neologismi, lessemi usati in senso figurato, prestiti e calchi, segnalando un grado elevato di intenzionalità del parlante/scrivente che si sviluppa in particolare attraverso processi di attenuazione e approssimazione spesso con qualche funzione di cortesia verso l’interlocutore. Un interessante terreno di ricerca per descrivere le funzioni e lo sviluppo di questa espressione è costituito dalle traduzioni di testi latini scelti in diverse lingue romanze. In questo studio, partendo dalla definizione di queste espressioni come segnali funzionali, sono illustrati sia possibili strategie di mitigazione e attenuazione alternativamente impiegate in queste lingue sia interessanti casi ove ut ita dicam è omesso nella traduzione per arrivare a riflettere sull’importanza della componente pragmatica nel processo interpretativo.File | Dimensione del file | Formato | |
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