Le applicazioni dei sistemi tensegrali, per molti anni relegate a corollari di ricerche scientifiche o a “semplici” installazioni d'arte, stanno facendo apparizioni sempre più frequenti nel campo dell'architettura. Queste “strutture a compressione fluttuante”, per come sono state definite dallo scultore Kenneth Snelson, grazie alle loro caratteristiche di leggerezza, non solo visiva, iniziano ad interessare le discipline architettoniche. Il sottoinsieme costituito dai sistemi tensegrali estensibili, inoltre, presenta delle peculiarità tali da poter essere utilizzato nell'ambito delle architetture a cambiamento di forma. Tali capacità di trasformazione, lungi dal poter essere attuate in maniera arbitraria, necessitano di precise sequenze nell'apertura e nella chiusura, per non far perdere la configurazione di equilibrio alla struttura in esame. In tale studio, sono stati esaminati diversi moduli tensegrali, in funzione anche di un loro uso in forma assemblata e adattiva. Aggregazioni di tali moduli sono state confrontate con un sistema reticolare “tradizionale”, in modo da valutarne le differenze, specialmente nel comportamento sotto carichi esterni. Sono state inoltre valutate le attitudini dei precedenti moduli nei confronti di possibili cambiamenti di forma che, a seconda degli elementi attuati, possono “semplicemente” modificare il proprio assetto spaziale o trasformarsi in griglie tensegrali con comportamento retrattile, utilizzabili ad esempio in sistemi di copertura adattivi.

(2010). Sistemi tensegrali estensibili – Forme per architetture adattive . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/93936

Sistemi tensegrali estensibili – Forme per architetture adattive

RUSCICA, Giuseppe
2010-01-01

Abstract

Le applicazioni dei sistemi tensegrali, per molti anni relegate a corollari di ricerche scientifiche o a “semplici” installazioni d'arte, stanno facendo apparizioni sempre più frequenti nel campo dell'architettura. Queste “strutture a compressione fluttuante”, per come sono state definite dallo scultore Kenneth Snelson, grazie alle loro caratteristiche di leggerezza, non solo visiva, iniziano ad interessare le discipline architettoniche. Il sottoinsieme costituito dai sistemi tensegrali estensibili, inoltre, presenta delle peculiarità tali da poter essere utilizzato nell'ambito delle architetture a cambiamento di forma. Tali capacità di trasformazione, lungi dal poter essere attuate in maniera arbitraria, necessitano di precise sequenze nell'apertura e nella chiusura, per non far perdere la configurazione di equilibrio alla struttura in esame. In tale studio, sono stati esaminati diversi moduli tensegrali, in funzione anche di un loro uso in forma assemblata e adattiva. Aggregazioni di tali moduli sono state confrontate con un sistema reticolare “tradizionale”, in modo da valutarne le differenze, specialmente nel comportamento sotto carichi esterni. Sono state inoltre valutate le attitudini dei precedenti moduli nei confronti di possibili cambiamenti di forma che, a seconda degli elementi attuati, possono “semplicemente” modificare il proprio assetto spaziale o trasformarsi in griglie tensegrali con comportamento retrattile, utilizzabili ad esempio in sistemi di copertura adattivi.
2010
Ruscica, Giuseppe
File allegato/i alla scheda:
File Dimensione del file Formato  
32_Ruscica.pdf

Solo gestori di archivio

Versione: publisher's version - versione editoriale
Licenza: Licenza default Aisberg
Dimensione del file 2.93 MB
Formato Adobe PDF
2.93 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10446/93936
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact