Fallimento di società «in house»: le azioni di responsabilità esercitabili

The Author examines the “in house providing” model, in light of the provisions set out in the context of Legislative Decree n. 175/2016, deepening the issue of the responsibility of the directors of the same companies. On this last topic it is highlighted the possible competition of the ordinary jurisdiction — related to the action of art. 146, paragraph 2, l. fall., promoted by the bankruptcy trustee towards the directors and the action towards the public body member, in accordance to art. 2497 of the Civil Code — and the jurisdiction promoted by the Public Prosecutor to the Court of Auditors for financial losses. The comment explains how the choice of the private paradigm by the public administrations determines the application of the legal regime of the corporate instrument used and therefore implies that the “in house” companies themselves assume the risks associated with their insolvency, because otherwise would be violated the principles of equality and third party’s protection. The same availability of the action of responsibility exercised by the bankruptcy trustee represents the necessary consequence of the failure of the “in house” company.

L’Autore prende in esame il modello societario dell’in house, alla luce delle previsioni di cui al Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica, d.lgs. n. 175/2016, approfondendo la tematica della responsabilità degli amministratori delle stesse società. In merito, si evidenzia il possibile concorso della giurisdizione ordinaria — cui fanno capo le azioni promosse dal curatore, ai sensi dell’art. 146, comma 2, l. fall., nei confronti degli amministratori e ai sensi dell’art. 2497 c.c., verso l’ente pubblico socio — e di quella contabile in caso di azione di responsabilità promossa dal Procuratore della Repubblica presso la Corte dei conti per danno erariale. Nel commento si esplicita che la scelta del paradigma privatistico ad opera delle Amministrazioni determina l’applicazione del regime giuridico proprio dello strumento societario adoperato e comporta che le stesse società in house assumano i rischi connessi alla loro insolvenza, pena la violazione dei principi di uguaglianza e di affidamento. La stessa proponibilità dell’azione di responsabilità esercitata dal curatore rappresenta la necessaria conseguenza del fallimento della società in house.