Il presente intervento intende confrontare i dati sull’esposizione al pubblico del bergamasco relativi al primo decennio del secolo, con dati raccolti nel mese di gennaio 2020, che illustrano l’evoluzione avvenuta nella seconda decade degli anni Duemila. Ci si concentrerà sia sulla diffusione della segnaletica in dialetto nei diversi Comuni della provincia di Bergamo, sia sull’impiego del bergamasco in altri testi esposti (ad es. nelle insegne di negozi ed esercizi commerciali), nell’intento di chiarire se esistano delle differenze, a livello delle motivazioni e delle ripercussioni sull’ecologia linguistica della comunità considerata, tra testi introdotti dal basso (bottom-up) e testi introdotti dall’alto (top-down). Si accennerà inoltre all’importanza della nozione di variante ortografica, illustrando, a partire da esempi tratti dal territorio bergamasco, come la scelta di particolari soluzioni grafiche possa rivelare una serie di informazioni relative al profilo sociolinguistico dell’autore del testo stesso. In conclusione, si offriranno alcune riflessioni sul possibile ruolo dei cosiddetti new speakers o neo-parlanti (Hornsby 2015; Jaffe 2015) nell’aumentata visibilità del bergamasco nel paesaggio linguistico.

(2021). Il dialetto bergamasco nel paesaggio linguistico: riflessioni su natura, funzioni e peculiarità grafiche delle scritture esposte . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/197250

Il dialetto bergamasco nel paesaggio linguistico: riflessioni su natura, funzioni e peculiarità grafiche delle scritture esposte

Guerini, Federica
2021-01-01

Abstract

Il presente intervento intende confrontare i dati sull’esposizione al pubblico del bergamasco relativi al primo decennio del secolo, con dati raccolti nel mese di gennaio 2020, che illustrano l’evoluzione avvenuta nella seconda decade degli anni Duemila. Ci si concentrerà sia sulla diffusione della segnaletica in dialetto nei diversi Comuni della provincia di Bergamo, sia sull’impiego del bergamasco in altri testi esposti (ad es. nelle insegne di negozi ed esercizi commerciali), nell’intento di chiarire se esistano delle differenze, a livello delle motivazioni e delle ripercussioni sull’ecologia linguistica della comunità considerata, tra testi introdotti dal basso (bottom-up) e testi introdotti dall’alto (top-down). Si accennerà inoltre all’importanza della nozione di variante ortografica, illustrando, a partire da esempi tratti dal territorio bergamasco, come la scelta di particolari soluzioni grafiche possa rivelare una serie di informazioni relative al profilo sociolinguistico dell’autore del testo stesso. In conclusione, si offriranno alcune riflessioni sul possibile ruolo dei cosiddetti new speakers o neo-parlanti (Hornsby 2015; Jaffe 2015) nell’aumentata visibilità del bergamasco nel paesaggio linguistico.
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