Nell’immaginario turistico, l’Italia viene sempre più associata all’enogastronomia. Numerosi sono gli studi nazionali (IPSOS per ENIT, 2017; Garibaldi et al., 2016a; Garibaldi, 2018; 2019) e internazionali (Garibaldi et al., 2016b; European Travel Commission, 2019) che evidenziano l’attrattività del Belpaese fra i turisti italiani e stranieri, i quali si recano in vacanza per scoprire la ricchezza del patrimonio enogastronomico e le specialità culinarie. Se le dinamiche della domanda sono state analizzate ampiamente sia da studi e ricerche di mercato che nelle precedenti edizioni del Rapporto, confermando l’attrattività di questa proposta verso i turisti, lo studio dell’offerta italiana si è spesso limitato a specifiche componenti (quali cantine, ristoranti, agriturismi, ecc.) e manca quindi di quella visione d’insieme che consentirebbe di capire la consistenza del sistema e valutare il grado di apertura al turismo enogastronomico. Il presente contributo s’inserisce in tale contesto e, combinando dati statistici a ricerche ad hoc condotte su questo segmento, valuta l’attrattività reale e potenziale dell’Italia come meta di turismo enogastronomico.
(2021). L'attrattività dell'Italia come meta di turismo enogastronomico . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/206560
L'attrattività dell'Italia come meta di turismo enogastronomico
Garibaldi, Roberta
2021-01-01
Abstract
Nell’immaginario turistico, l’Italia viene sempre più associata all’enogastronomia. Numerosi sono gli studi nazionali (IPSOS per ENIT, 2017; Garibaldi et al., 2016a; Garibaldi, 2018; 2019) e internazionali (Garibaldi et al., 2016b; European Travel Commission, 2019) che evidenziano l’attrattività del Belpaese fra i turisti italiani e stranieri, i quali si recano in vacanza per scoprire la ricchezza del patrimonio enogastronomico e le specialità culinarie. Se le dinamiche della domanda sono state analizzate ampiamente sia da studi e ricerche di mercato che nelle precedenti edizioni del Rapporto, confermando l’attrattività di questa proposta verso i turisti, lo studio dell’offerta italiana si è spesso limitato a specifiche componenti (quali cantine, ristoranti, agriturismi, ecc.) e manca quindi di quella visione d’insieme che consentirebbe di capire la consistenza del sistema e valutare il grado di apertura al turismo enogastronomico. Il presente contributo s’inserisce in tale contesto e, combinando dati statistici a ricerche ad hoc condotte su questo segmento, valuta l’attrattività reale e potenziale dell’Italia come meta di turismo enogastronomico.File | Dimensione del file | Formato | |
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