Commenti a margine di una recente sentenza in materia di esterovestizione delle società: tra regime probatorio, qualificazione giuridica e sanzioni penali

La sentenza di merito in commento afferisce ad una ipotesi di esterovestizione di una società rumena. Alla luce dell’onere della prova a carico del contribuente e dopo aver sottolineato le numerose risultanze derivanti dalle indagini svolte dall’Agenzia delle entrate, i Giudici di secondo grado hanno confermato la pretesa impositiva, non avendo il contribuente fornito adeguati elementi probatori utili a dimostrare l’insussistenza dell’asserita residenza fiscale in Italia di tale società straniera. Ciò posto, il presente commento approfondisce l’onere probatorio incombente in capo alle parti ai sensi della disciplina nazionale in materia di esterovestizione, ponendo in evidenza taluni profili critici di tale dato normativo. Inoltre, analizza le possibili qualificazioni giuridiche delle fattispecie di esterovestizione, valutandone le relative conseguenze. Conclusivamente, vengono analizzati taluni profili procedimentali afferenti la fase di accertamento, unitamente alla disciplina sanzionatoria penale applicabile alle ipotesi di esterovestizione societaria.