Lo scritto commenta la decisione del Tar Lombardia, Milano, sez. III, 26 gennaio 2009, n. 214, tappa significativa del lungo e accidentato iter che caratterizza il riconoscimento e l’attuazione nel nostro ordinamento del diritto dei soggetti in stato vegetativo permanente – e quindi incapaci – di rifiutare l’idratazione e la nutrizione artificiali. Ripercorse le tappe giudiziarie del c.d. caso Englaro, la nota si concentra sul problema della legittimità o meno del rifiuto di un ricovero ospedaliero per il fatto che il malato abbia preannunciato la propria intenzione di avvalersi del diritto alla interruzione del trattamento sanitario cui è sottoposto. Il lavoro si conclude con alcune considerazioni sulle criticità emerse nel dibattito parlamentare in materia di dichiarazioni anticipate di trattamento e sull’opportunità o meno di approvare nel nostro Paese una disciplina del testamento biologico.
(2009). Riflessioni sul caso Englaro. Diritto di rifiutare idratazione ed alimentazione artificiali e doveri dell'amministrazione sanitaria (nota a Tar Lombardia, Milano, sez. III, 26 gennaio 2009 n. 214) [case comment - nota a sentenza]. In IL FORO AMMINISTRATIVO TAR. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/23179
Riflessioni sul caso Englaro. Diritto di rifiutare idratazione ed alimentazione artificiali e doveri dell'amministrazione sanitaria (nota a Tar Lombardia, Milano, sez. III, 26 gennaio 2009 n. 214)
MOLASCHI, Viviana
2009-01-01
Abstract
Lo scritto commenta la decisione del Tar Lombardia, Milano, sez. III, 26 gennaio 2009, n. 214, tappa significativa del lungo e accidentato iter che caratterizza il riconoscimento e l’attuazione nel nostro ordinamento del diritto dei soggetti in stato vegetativo permanente – e quindi incapaci – di rifiutare l’idratazione e la nutrizione artificiali. Ripercorse le tappe giudiziarie del c.d. caso Englaro, la nota si concentra sul problema della legittimità o meno del rifiuto di un ricovero ospedaliero per il fatto che il malato abbia preannunciato la propria intenzione di avvalersi del diritto alla interruzione del trattamento sanitario cui è sottoposto. Il lavoro si conclude con alcune considerazioni sulle criticità emerse nel dibattito parlamentare in materia di dichiarazioni anticipate di trattamento e sull’opportunità o meno di approvare nel nostro Paese una disciplina del testamento biologico.Pubblicazioni consigliate
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