Fenomenologia del potere costituente

Phenomenology of constituent power. The unquestioned assumption from which all theories around the relations between constituent and constituted powers start is that these powers are two definite and separate historical realities, one chronologically antecedent to the other and between them in a cause-and-effect relationship (i.e. with the derivation of constituted power from constituent power). The purpose of this paper is to demonstrate - also by referring to the thought of F. Nietzsche and M. Heidegger, as well as by borrowing some canons from medieval scholasticism - the highly problematic character of this assumption. In order to reach such a demonstration, the work started from the reconstruction of the various doctrinal positions regarding the concept of constituent power, in particular, in the context of the debate about the existence of possible insurmountable and intrinsic limits to the power of self-reform contemplated by modern constitutional Charters, analyzing, lastly, the dynamics - also from a historiographical point of view - regarding the exercise of sovereignty and the subsisting relationship between peoples and their legal orders.

Fenomenologia del potere costituente. Il presupposto indiscusso da cui prendono le mosse tutte le teorie attorno ai rapporti fra poteri costituenti e poteri costituiti è che tali poteri siano due definite e separate realtà storiche, l’una cronologicamente antecedente all’altra e fra loro in rapporto di causa-effetto (ossia con la derivazione del potere costituito dal potere costituente). Scopo del presente scritto è quello di dimostrare – facendo anche riferimento al pensiero di F. Nietzsche e di M. Heidegger, nonché mutuando alcuni canoni dalla scolastica medievale - il carattere quantomai problematico di tale presupposto. Per giungere a tale dimostrazione si è partiti dalla ricostruzione delle varie posizioni dottrinali riguardo al concetto di potere costituente, in particolare, nel contesto del dibattito circa l’esistenza di possibili limiti invalicabili e intrinseci al potere di autoriforma contemplato dalle moderne Carte costituzionali, analizzando, infine, le dinamiche – anche da un punto di vista storiografico – riguardanti l’esercizio della sovranità e il rapporto sussistente fra popoli e relativi ordinamenti giuridici.