The rhetorical tension between dictatorship and freedom seems to assert itself with increasing insistence in contemporary discourse surrounding virtual reality as a form of cinema’s evolution. This tension provides an opportunity for reflections on the potential and limitations of virtual reality, with particular focus on the active role of corporeality as its specific and defining factor. The aim of this contribution is to challenge the differential rhetoric used to promote the potential of virtual reality, on the one hand by highlighting some of its intrinsic limitations (both technological and psychological) and demonstrating how these very “flaws” grant it the empathetic capacity it claims; on the other hand, by reclaiming the immersive capacity of cinema precisely because of the limitations that traditional viewing conditions impose on the “free movement” of the spectator, as envisioned by classical film theory and, in particular, by Filmology.

La tensione retorica tra dittatura e libertà sembra imporsi con maggiore insistenza nel discorso contemporaneo attorno alla realtà virtuale come forma di evoluzione del cinema. Tale tensione offre l’occasione per alcune riflessioni attorno alle potenzialità e ai limiti della realtà virtuale, con particolare riferimento al ruolo attivo della corporeità come suo fattore specifico e connotante. Lo scopo di questo contributo è contrastare la retorica differenziale adottata per promuovere il potenziale della realtà virtuale, da un lato evidenziandone alcune intrinseche limitazioni (tecnologiche e psicologiche) e dimostrando come siano proprio tali “difetti” a conferirle la capacità empatica che essa si ascrive; dall’altro rivendicando la facoltà immersiva del cinema proprio in funzione dei limiti che le condizioni di visione tradizionali impongono alla “libera circolazione” dello spettatore, come prefigurato dalla teoria classica del cinema e in particolare dalla Filmologia.

(2023). Regimi immersivi. Il corpo dello spettatore tra dittatura e libertà [journal article - articolo]. In FATA MORGANA. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/291345

Regimi immersivi. Il corpo dello spettatore tra dittatura e libertà

D'Aloia, Adriano
2023-01-01

Abstract

The rhetorical tension between dictatorship and freedom seems to assert itself with increasing insistence in contemporary discourse surrounding virtual reality as a form of cinema’s evolution. This tension provides an opportunity for reflections on the potential and limitations of virtual reality, with particular focus on the active role of corporeality as its specific and defining factor. The aim of this contribution is to challenge the differential rhetoric used to promote the potential of virtual reality, on the one hand by highlighting some of its intrinsic limitations (both technological and psychological) and demonstrating how these very “flaws” grant it the empathetic capacity it claims; on the other hand, by reclaiming the immersive capacity of cinema precisely because of the limitations that traditional viewing conditions impose on the “free movement” of the spectator, as envisioned by classical film theory and, in particular, by Filmology.
articolo
2023
La tensione retorica tra dittatura e libertà sembra imporsi con maggiore insistenza nel discorso contemporaneo attorno alla realtà virtuale come forma di evoluzione del cinema. Tale tensione offre l’occasione per alcune riflessioni attorno alle potenzialità e ai limiti della realtà virtuale, con particolare riferimento al ruolo attivo della corporeità come suo fattore specifico e connotante. Lo scopo di questo contributo è contrastare la retorica differenziale adottata per promuovere il potenziale della realtà virtuale, da un lato evidenziandone alcune intrinseche limitazioni (tecnologiche e psicologiche) e dimostrando come siano proprio tali “difetti” a conferirle la capacità empatica che essa si ascrive; dall’altro rivendicando la facoltà immersiva del cinema proprio in funzione dei limiti che le condizioni di visione tradizionali impongono alla “libera circolazione” dello spettatore, come prefigurato dalla teoria classica del cinema e in particolare dalla Filmologia.
D'Aloia, Adriano
(2023). Regimi immersivi. Il corpo dello spettatore tra dittatura e libertà [journal article - articolo]. In FATA MORGANA. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/291345
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