Nel sistema educativo italiano, l’istruzione terziaria non accademica fatica a ottenere pieno riconoscimento culturale, rimanendo percepita come scelta secondaria rispetto all’università, nonostante evidenze occupazionali ne attestino l’efficacia. Questo contributo analizza le rappresentazioni sociali del diploma ITS partendo dal caso dell’ITS Academy Logistica Emilia-Romagna, attraverso interviste a ex studenti, tutor e docenti. Emergono apprezzamenti per la preparazione tecnica e la spendibilità professionale, ma anche pregiudizi culturali persistenti. Il lavoro evidenzia il ruolo di un orientamento scolastico ancora legato a logiche selettive, e riflette sul compito della pedagogia nel valorizzare equamente i saperi. Si invita infine a superare la dicotomia tra teoria e pratica, riconoscendo la pluralità formativa come risorsa per inclusione e benessere sociale.
(2025). ITS Academy e riconoscimento sociale. Prime riflessioni a partire dal caso dell’ITS Academy Logistica Emilia-Romagna tra esperienze, rappresentazioni e sfide culturali dell’istruzione terziaria non accademica. [journal article - articolo]. In NUOVA PROFESSIONALITÀ. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/304206
ITS Academy e riconoscimento sociale. Prime riflessioni a partire dal caso dell’ITS Academy Logistica Emilia-Romagna tra esperienze, rappresentazioni e sfide culturali dell’istruzione terziaria non accademica.
Capriotti, Virginia
2025-01-01
Abstract
Nel sistema educativo italiano, l’istruzione terziaria non accademica fatica a ottenere pieno riconoscimento culturale, rimanendo percepita come scelta secondaria rispetto all’università, nonostante evidenze occupazionali ne attestino l’efficacia. Questo contributo analizza le rappresentazioni sociali del diploma ITS partendo dal caso dell’ITS Academy Logistica Emilia-Romagna, attraverso interviste a ex studenti, tutor e docenti. Emergono apprezzamenti per la preparazione tecnica e la spendibilità professionale, ma anche pregiudizi culturali persistenti. Il lavoro evidenzia il ruolo di un orientamento scolastico ancora legato a logiche selettive, e riflette sul compito della pedagogia nel valorizzare equamente i saperi. Si invita infine a superare la dicotomia tra teoria e pratica, riconoscendo la pluralità formativa come risorsa per inclusione e benessere sociale.File | Dimensione del file | Formato | |
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